Skinhead (abbr. skin) o, in italiano, testa rasata è il nome di appartenenza a un movimento giovanile sorto in Gran Bretagna alla fine degli anni sessantache nasce e rimane su base sociale (sottoproletariato) piuttosto che politica.
Si tratta infatti di una subcultura con connotazioni estetiche, iconografiche edideologiche contraddistinte da generi musicali, capi d'abbigliamento, canoni comportamentali e beni di consumo peculiari. Gli skinhead si ispirano e riadattano, da una parte allo stile hard mod, e dall'altra parte alla cultura rude boy, da cui ereditano inoltre la passione per la musica giamaicana. I primi (hard mod) sono generalmente bianchi di origine proletaria e inglesi mentre i secondi (rudeboy), erano immigrati e figli degli immigrati giamaicani degli anni sessanta, dalla ex colonia britannica all'Inghilterra. Dalla loro fusione nacque la cultura urbana degli skinhead, le cui prime icone musicali furono il reggae, loska, il rocksteady, il soul, e l'R&B.
Nella seconda metà degli anni settanta l'Inghilterra assiste alla nascita delpunk rock, ed è con ciò che, verso la seconda metà del decennio, si assiste al riemergere della cultura skinhead (divenuta in quel periodo fuorilegge a causa di duri interventi repressivi), che sosterrà il neonato punk rock. In seguito, un sottogenere di punk rock sostenuto da alcuni skinhead venne ribattezzato OI!.
Gli skinhead hanno spesso un abbigliamento riconoscibile, dato da caratteristiche comuni che vengono di seguito descritte. Deve essere precisato che descrivere l'usuale l'abbigliamento degli skinhead, come qui di seguito, non deve far pensare che chi indossi un abbigliamento simile debba per forza essere considerato appartenente a quella subcultura.
- Testa rasata (skin head): il taglio più corto venne ereditato dagli hard mod che lo adottarono rispetto agli altri mod perché influenzati dai rude boy per il fatto che è più adatto alla sicurezza igienica sul lavoro (in origine corto ma non rasato a zero). Benché la maggior parte degli skin preferisca portare un taglio rasato, i capelli vengono portati anche moderatamente corti e non necessariamente rasati. Le skinhead girls (skingirls) adottarono inizialmente le acconciature modette (caschetto), mentre attualmente il cosiddetto taglio Chelsea: quasi interamente corto (a "spazzola"), con la frangia sulla parte anteriore e lunghe ciocche nella parte posteriore ed ai lati ("basette").
- Basette: in genere vengono portate da tutti gli skin in maniera curata e ostentata, si presuppone che si rifacciano alle subculture giamaicane e negroidi, ma anche ai marinai. Possono essere di diverse tipologie: tagliate all'altezza di metà orecchio, di media lunghezza o portate lunghe sino al mento.
- Bretelle: ereditate dai rude boy giamaicani emigrati in Inghilterra, di vari colori e di larghezza pari a 3/4 di pollice o 1/2 di pollice, a volte portate pendenti per metterle in evidenza. I rude boy inclusero le bretelle nel loro abbiglimento allo scopo di imitare il vestiario dei gangsters mafiosi dei film americani. Il vestiario rude boy infatti si basa spesso sull'imitare tale stile, riprendendo elementi tipici del gangster come ad esempio lo smoking e gli occhiali scuri.
- Le camicie, parte integrante dell'abbigliamento mod, vennero mantenute anche dagli skinhead.
- La polo Fred Perry, usata dai mod e successivamente ripresa dagli skin, è vista come simbolo di orgoglio nazionale inglese (Fred Perry era infatti il più grande tennista d'oltremanica).
- Le felpe e la giacca di tipo harrington marca Lonsdale, sono state adottate dagli skin di tutto il mondo, anche esse ereditate dai mod.
- Anfibi: scarponi tipici della classe operaia britannica che gli skinhead usavano per il lavoro e per l'abbigliamento casual di tutti i giorni, solitamente di marca Doc Martens o Solovair (marchio tuttora made in England). A volte vengono sostituiti i lacci neri con lacci rossi, bianchi o gialli.
- Scarpe da calcetto: l'indumento è stato ammesso nel vestiario "ufficiale" solo di recente, da alternare agli anfibi. Solitamente vengono usati modelli Adidas, Puma, spesso neri con strisce bianche. Le scarpe da calcetto vennero riprese per simboleggiare la forte passione degli skinhead per il gioco del calcio.
- Tatuaggi: solitamente gli skinhead hanno come segno di riconoscimento una ragnatela tatuata sul gomito che indica appartenenza e fedeltà allo stile. La leggenda narra che l'idea sia nata nelle osterie ai disoccupati inglesi tra i quali era diffuso il modo di dire "ci cresceranno le ragnatele addosso" a causa della disoccupazione. Secondo altre fonti, la tesi più improbabile secondo il quale ogni "giro di tela" simboleggerebbe un anno di carcere. Altri tattoo portati sono le rondini: significano libertà e furono ereditate dai galeotti e marinai inglesi. Altri tatuaggi più espressamente skinhead sono: il crucified skinhead (crocifisso raffigurante uno skinhead), i musi di cani di tipo bull e altri tatuaggi della scuola tradizionale (cuori, rose, spade, ecc).
- Blue jeans: pantaloni più adatti al lavoro, solitamente vengono usati modelli attillati firmati Levi Strauss (Red Tag, o 501), o altri marchi come Lee, Wrangler, o modelli a chiazze più chiare scoloriti con la varechina. Caratteristica comune, nonché simbolo del vestiario skinhead, è quella di ripiegare i pantaloni per evidenziare gli anfibi o le scarpe da calcetto. Altri pantaloni utilizzati sono quelli militari (in genere mimetici con le tasche) e il modello sta prest (genere classico di calzoni che ha la caratteristica di mantenere l'aspetto stirato).
- Il bomber (solitamente di colore verde militare, grigio o nero): giubbotto originariamente in uso tra gli aviatori inglesi modello MA-1 (marca Alpha), anche questo capo fu ereditato dai mod e hard mod. Altri giubotti utilizzati sono il parka, i cappotti a 3/4 e il montone.
- Coppola: questo particolare tipo di cappello floscio era usato soprattutto dagli skinhead originali. Anche questo indumento, come le bretelle, venne tramandato dalla cultura rude boy. Anche in questo caso i rude boy inclusero la coppola nel loro abbiglimento allo scopo di imitare il vestiario dei gangster mafiosi. Questo cappello è infatti di origine siciliana.
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